venerdì 30 marzo 2012

Una brutta classifica: la pena di morte nel mondo

Come ogni anno Amnesty International, davvero meritoria la sua attività di osservazione, informazione e sensibilizzazione, ci informa sullo stato di esecuzioni capitali e condanne a morte nel mondo.
Le esecuzioni sono state nel 2011 almeno (per diversi Paesi, infatti, non sono disponibili i dati – essendo considerati “segreti di stato”. Si presume tuttavia che in Cina siano migliaia le persone messe a morte nel corso dell’anno passato, mentre ci sono Paesi, come l’Iran, dove si hanno validi motivi per ritenere che le esecuzioni effettive siano almeno il doppio di quelle ufficiali), 676, in aumento rispetto al 2010 (527).
I Paesi dove sono state eseguite più esecuzioni capitali sono:

  1. Iran (360)
  2. Arabia Saudita (82)
  3. Iraq (68)
  4. Stati Uniti (43)
  5. Yemen (41)
  6. Corea del Nord (30)
  7. Somalia (10)
  8. Sudan (7)
  9. Sudan del Sud , Taiwan, Bangladesh (5)


E’ meglio ripetere: questi sono solo i dati pubblici, la realtà è ben peggiore (vedi la Cina).

Le condanne (le sentenze) a morte invece sono almeno 1.923, in 63 Paesi, e qui invece si registra un calo rispetto al 2010 (erano 2.024)
Alcuni altri dati:
  • Nel Medio Oriente le esecuzioni sono aumentate del 50%
  • Sono 20 i Paesi (su 198) che hanno eseguito condanne a morte nell’anno passato
  • Sono 140 i Paesi che hanno abolito la pena di morte per legge o di fatto
  • La pena di morte è stata usata, tra l’altro, per punire l’adulterio e la sodomia in Iran, reati religiosi quali l’apostasia in Iran e la blasfemia in Pakistan, così come la “stregoneria”in Arabia Saudita.
  • Nella maggioranza dei paesi dove le persone sono condannate e messe a morte, i procedimenti giudiziari non rispettano gli standard internazionali sul giusto processo.

Ci sono tanti modi per riflettere sulla pena di morte… a me, qui, ora, mi vengono in mente questi:

il film “Il miglio verde” di Frank Darabont, con Tom Hanks

la canzone “Nessuno tocchi Caino” di Enrico Ruggeri con Andrea Mirò

il film “Sacco e Vanzetti”, di Giuliano Montaldo e la colonna sonora, di Ennio Morricone

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