sabato 7 aprile 2012

Classifica delle occupazioni del futuro (a partire dagli Stati Uniti).

Di fronte alle grandi difficoltà di oggi in tema di lavoro, cerchiamo di aprirci al futuro, di essere previdenti, di organizzarci in anticipo (magari utilizzando qualcosa di meglio della sfera di cristallo...).
Dal sito portale.lombardinelmondo.org (che a sua volta si rifa' a un articolo pubblicato su italiansinfuga), voglio riportare quelle che sono le occupazioni previste in maggior aumento fino al 2020 negli Stati Uniti (crescita in migliaia di posti di lavoro per i vari settori):

  1. sanità e assistenza sociale (5639)
  2. professionale e servizi alle imprese (3809)
  3. edilizia (1840)
  4. grande distribuzione (1769)
  5. governo statale e locale (1642)
  6. intrattenimento e ristorazione (1343)
  7. istruzione (819)
  8. altri servizi (819)
  9. trasporti e servizi pubblici (817)
  10. attività finanziarie (780)
In ultima posizione invece le attività manifatturiere e gli impieghi nel governo federale.



Per essere completi, e cercare di essere anche un po' utili, vediamo anche quali competenze sarà bene possedere nel futuro prossimo. Il sito cliclavoro ci da' notizia di quelle che sono le abilità che sarà necessario possedere da qui al 2020 (la fonte è The Institute for the Future IFTF, dell'Università di Palo Alto - California):
  • Sense-making: l’abilità di determinare e approfondire nello specifico il significato di ciò che viene prodotto;
  • Social intelligence: la capacità di comunicare e connettersi con gli altri in modo veloce e spontaneo, stimolare la conversazione e le interazioni desiderate:
  • Pensiero creativo: capacità di trovare e pensare soluzioni e risposte al di là di regole e schemi imposti:
  • Cultura trasversale: conoscere e operare in diversi ambiti culturali;
  • Pensiero elaborativo: capacità di tradurre dati e statistiche in concetti astratti e viceversa di estrapolare dati dai ragionamenti;
  • Conoscenza new media: saper valutare criticamente e sviluppare contenuti utilizzando nuove forme di media e sfruttandoli per una comunicazione persuasiva;
  • Multidisciplinarietà: ce ne accorgiamo già oggi e abbiamo la conferma che la capacità di spaziare in ambiti diversi, tra competenze di natura diversa sarà un requisito chiave per il futuro;
  • Organizzazione mentale: sarà apprezzata la capacità di rappresentare e sviluppare le attività e i processi di lavoro per ottenere gli obiettivi desiderati;
  • Gestione delle informazioni: necessità di saper filtrare il flusso ingente di informazioni per importanza e di capire come sfruttare al massimo il carico cognitivo attraverso strumenti e tecniche;
  • Collaborazione virtuale: capacità di lavorare in maniera produttiva, motivare e gestire la presenza anche come membro virtuale, o a distanza, di un team.
Infine, dal blog di un giornalista di la Repubblica (Luca Pagni), riporto quelle che da uno studio dell'Istituto di ricerca FastFuture (commissionato dal Governo Britannico) sono le professioni che avranno più richiesta da qui al 2030 (in ordine sparso, non è una graduatoria questa):
  • Costruttore di parti del corpo (a partire da materiali artificiali)
  • Nanomedico (da leggersi non nel senso di medico-nano, ma di medico che saprà operare con le nanotecnologie (quelle a livello subatomico)
  • agricoltore/allevatore genetista (anche se qui ci sarà da scontrarsi, essendo temi eticamente molto delicati)
  • Manager/consulenti della terza età
  • Chirurgo per l’aumento della memoria
  • Responsabile della gestione e dell’organizzazione della vita digitale
  • Assistente sociale per social network
  • Responsabile per lo smaltimento dei dati personali
  • Sviluppatore di mezzi di trasporto alternativi
  • Manager di avatar per l’insegnamento
  •  
(Ragazzi, ma che cosa vanno dicendo?? Io mi fermo qui, ce ne sarebbero anche altri da segnalare… meglio lasciar perdere, ma davvero il Governo Britannico è il committente di questa ricerca?? Ma la pagheranno anche?!)
 

Nessun commento:

Posta un commento