martedì 27 dicembre 2011

Classifica dei Paesi più corrotti

Oggi i giornali riportavano l'appello, disperato quasi si potrebbe dire, della Corte dei Conti (un Organo previsto dalla Costituzione, non un centro studi qualsiasi...), a tutti gli uomini di buona volontà (che sono sempre di meno sembra, ma che da qualche parte ci devono pur essere, solo che sono molto timidi e non si fanno sentire) per combattere il fenomeno della corruzione che, cito da repubblica.it, "inquina e distrugge il mercato" e contro la quale "non si vede un vero, reale, profondo, sostanziale rivolgimento morale".

Esiste un rapporto, scritto da Trasparency International - The global coalition against corruption, che stila la classifica dei Paesi più corrotti al mondo.
La classifica prende in considerazione solo i Paesi (28) con le economie più importanti al mondo. Il metodo su cui si è basata la ricerca è l'intervista (sono state rivolte domande a circa 3.000 manager di tutto il mondo), un metodo soggettivo dunque (basato però sull'esperienza diretta delle persone).



Ecco allora la classifica, a partire dal Paese più corrotto:

1. Russia
2. Cina
3. Messico
4. Indonesia
5. Emirati Arabi
5. Argentina
7. Arabia Saudita
8. Turchia
8. India
8. Taiwan

L'Italia è al 15° posto (circa a metà, quindi), ultimo comunque tra i Paesi Occidentali.

(Invece i Paesi più "onesti" sono:
1. Olanda
2. Svizzera
3. Belgio
4. Germania e Giappone)

lunedì 26 dicembre 2011

La Classifica delle maggiori potenze economiche al mondo

Oggi sui giornali veniva riportata la notizia della classifica delle maggiori economie al mondo, ecco la classifica:

  1. Stati Uniti
  2. Cina
  3. Giappone
  4. Germania
  5. Francia
  6. Brasile
  7. Gran Bretagna
  8. Italia
  9. Russia
  10. India
C'è qualche sorpresa, la Cina che supera il Giappone quale seconda potenza mondiale e il Brasile che supera Italia e Gran Bretagna.



Per capire meglio questi dati è bene dare però un'occhiata alla tendenza; bene se si guarda il decennio 2000-2010 la classifica del tasso di crescita è questa (fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/World_economy):

  1. Cina (15,25% di crescita del GDP che equivale al PIL!)
  2. Stati Uniti (14,91%)
  3. Brasile (4,72%)
  4. Germania (4,54%)
  5. Francia (4,01%)
  6. Russia (3,98%)
  7. India (3,76%)
  8. Italia (3,11%)
  9. Canada (2,78%)
  10. Australia (2,72%).
Ora però, tutti lo sanno, c'è la crisi, ci sono forti scossoni all'economia mondiale, (l'Italia è probabilmente in recessione)... Quindi la tendenza che si è espressa nella tabella precedente va corretta. La previsione per i prossimi anni (al 2020) allora è questa (da uno studio del Centre for Economics and Business Research - Cebr), le maggiori economie al 2020 saranno:

  1. Stati Uniti
  2. Cina
  3. Giappone
  4. Russia
  5. India
  6. Brasile
  7. Germania
  8. Gran Bretagna
  9. Francia
  10. Italia

In poche parole: incalzante e inesorabile crescita dei BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) e, per quanto ci riguarda, perdita di peso dell'Europa (e quindi dell'Italia - nonostante tutto, però, il decimo posto non è che sia poi tanto male... ma sarà davvero così?).

martedì 13 dicembre 2011

Calcio: classifica Bidone d'oro 2011

Spiace per un interista ma il "premio" bidone d'oro 2011 va a Diego Milito... (a dir la verità come si fa a dargli torto? ... Ma come è possibile, viene da chiedersi, che uno un anno sembri un fenomeno e un anno dopo, anzi per due anni dopo..., diventa una vera mezza calzetta??)
Anche il suo predecessore comunque è illustre: Adriano (per ben tre volte: quando militava nella Roma e nell'Inter) (e prima di lui c'erano stati anche Felipe Melo e Rivaldo, ma anche Bobo Vieri e Nicola Legrottaglie, una buona compagnia insomma)



La classifica è questa:

1  Milito 
2  Amauri
3  Krasic 
4  Felipe Melo 
5  Toni 
6  Forlan 
7  Zarate 
8  Eduardo 
9  Mutu 
10  Santiago Silva 

I voti sono stati raccolti dal sito della trasmissione Catersport (Rai Radio2)

giovedì 8 dicembre 2011

Memology Classifica annuale degli argomenti più citati su Facebook


Si chiama Memology è una speciale classifica che ogni anno sul Blog ufficiale di Facebook (http://blog.facebook.com) viene compilata per rendere conto dei temi che appaiono negli aggiornamenti di status del social network (cioè di quello che viene citato, condiviso, segnalato dagli iscritti).
Visto che sono 800 milioni al mondo le persone connesse a Facebook, questa classifica si può dire che certamente attesti cosa ha colto l’attenzione e l’interesse delle persone in quest’anno (2011) che sta per finire.
Esiste una classifica generale e una classifica per 12 Paesi tra i più significativi (tra cui l’Italia).



Classifica generale:

  1. Morte di Osama Bin Laden
  2. La squadra di Packers che ha vinto il Super Bowl
  3. Casey Anthony trovato innocente
  4. Charlie Sheen
  5. La morte di Steve Jobs
  6. Il matrimonio reale in Inghilterra
  7. La morte di Amy Winehouse
  8. Call of Duty: Modern Warfare 3 (gioco per playstation)
  9. Inizio delle operazioni militari in Libia
  10. L’uragano Irene

Per quanto riguarda l’Italia invece, la classifica è:

  1. Referendum e Quorum
  2. Marco Simoncelli
  3. Feng Shui (tecnica di arredamento orientale)
  4. Danza kuduru
  5. Barbara Streisand (?? Mmm, questa mi sembra proprio strana…)
  6. Terremoto e disastro nucleare in Giappone
  7. Fedez (un rapper)
  8. Morte di Osama Bin Laden
  9. La Libia e la morte di Gheddafi 
  10. Campovolo (concerto tenuto da Ligabue)

martedì 6 dicembre 2011

Italia: aumenta il divario tra ricchi e poveri

L'1% degli italiani possiede il 10% della ricchezza.

Da uno studio dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico o Organisation for Economic Co-operation and Development – OECD) riferito al decennio che si conclude con il 2010, risulta che tra i Paesi sviluppati l’Italia è uno di quelli dove c’è più divario tra i cittadini (tra  le classi sociali) e che le differenze invece che diminuire crescono andando avanti con gli anni.



Classifica del divario tra ricchi e poveri (in base al reddito disponibile).

  1. Cile
  2. Messico
  3. Turchia
  4. Stati Uniti
  5. Israele
  6. Portogallo
  7. Gran Bretagna
  8. ITALIA
  9. Canada
  10. Australia

(agli ultimi posti invece, cioè Paesi dove le differenze tra ricchi e poveri sono minime):
Repubblica Ceca
Danimarca
Slovenia)

Come dicevamo le cose vanno male anche perché guardando l’evolversi del fenomeno l’Italia va addirittura al 5° posto tra i Paesi che vedono aumentare le disuguaglianze di ricchezza:

Classifica dei Paesi dove le disuguaglianze aumentano:

  1. Messico
  2. Stati Uniti
  3. Israele
  4. Gran Bretagna
  5. ITALIA

Detto in altri termini in Italia l’1% della popolazione detiene il 10% della ricchezza totale, e lo stipendio medio del 10% più ricco è oltre 10 volte superiore a quello del 10% più povero (49.300 euro contro 4.877).

L’Italia sta divenendo anche un Paese più immobile socialmente: si tende a sposarsi tra pari livello (di ricchezza), le corporazioni tendono a chiudersi sempre più a riccio (figli di medici che fanno i medici, figli di avvocati che fanno gli avvocati…) e a difendere con i denti i propri privilegi.

Magra consolazione è vedere che l’aumento della disparità sociale è una tendenza di tutto il mondo.

(Che dire? Io non mi aspettavo che fosse così, a dir la verità, forse chi sbandierava - anzi chi continua a sbandierare - il pericolo dei comunisti in Italia lo faceva proprio per coprire lo scandalo dell'aumento di queste diseguaglianze?...)

lunedì 5 dicembre 2011

La provincia italiana dove si vive meglio


La provincia italiana dove si vive meglio è la provincia di Bologna. Questo emerge da uno studio promosso dal Sole 24 Ore. Lo studio prende in esame sei aree significative: tenore di vita, affari e lavoro, servizi-ambiente-salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.

Classifica:

  1. Bologna
  2. Bolzano
  3. Belluno
  4. Trieste
  5. Ravenna
  6. Trento
  7. Firenze
  8. Siena
  9. Sondrio
  10. Aosta



Commento: sono tutte città del Nord quelle ai primi posti, nelle prime sei ci sono tutte e due le province del Trentino Alto Adige, la regione più rappresentata è l’Emilia-Romagna, le grandi metropoli arrancano (la prima è Milano al 19° posto), il Sud è sempre messo male (tra le ultime, la provincia non meridionale al peggior posto è Frosinone, 84esima su 107). L’ultima provincia in classifica è quella di Foggia.
Ci sono poi le migliori piazzate per ogni singola categoria, ad esempio Treviso è la prima per Tenore di vita, Trieste la migliore per Servizi Ambiente Salute, Ravenna la prima in Affari e Lavoro, Oristano la prima in Ordine Pubblico, Piacenza la prima in popolazione e infine Rimini prima in Tempo Libero.

Se volete vedere la classifica per intero questo è il link: http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2011/home.shtml

sabato 3 dicembre 2011

Classifica delle password più banali (e quindi peggiori)

Questa ci mancava, c'è uno studio, fatto da Imperva (ditta americana che si definisce leader in Data Security) sulle password di 32 milioni di utenti (ma come avranno fatto a vederle? Chi gliele ha mostrate?) per vedere quali sono quelle più diffuse.



La classifica è questa:

  1. 123456
  2. 12345
  3. 123456789
  4. Password
  5. iloveyou
  6. princess
  7. rockyou
  8. 1234567
  9. 12345678
  10. abc123 
Tiro un sospiro vedendo che le mie non sono tra queste (ma, ammazza, che poca fantasia che c'è in giro...) , anche se in una mia casella di posta sarà da dieci anni che non cambio la password...
Ma è così importante scegliere password a prova di bomba? Beh, per alcune cose (come la banca online) forse sì, se è invece per impedire a parenti, amici, colleghi di leggere le nostre mail forse non è necessario (anche perchè poi magari lasciamo in giro l'agendina cartacea dove segnamo in bella posta tutte le nostre password, oppure impostiamo il computer per memorizzare le nostre password - grande comodità finchè il computer resta solo nelle nostre mani, grande fregatura quando quella volta lo prestiamo un attimo o lo lasciamo bellamente acceso sulla scrivania...).
Comunque, se proprio vogliamo essere furbi (e far faticare bene gli intrusori) questi sono gli accorgimenti:
  • parola più lunga di 8 caratteri
  • comprendere caratteri alfanumerici (con minuscole/Maiuscole magari) e numeri
  • lasciar perdere il proprio nome, la propria data di nascita e simili
  • cambiare spesso la password